lunedì 11 luglio 2011

Il sito "Internetculturale" si rinnova

Internet Culturale: cataloghi e collezioni digitali delle biblioteche italiane


Il portale www.internetculturale.it viene decisamente rinnovato nella veste grafica e potenziato nella capacità di reperimento dei dati della più svariata natura culturale. In questo modo il sito diviene uno strumento assai prezioso per tutti coloro, dai ricercatori a chi più semplicemente è interessato ai diversi aspetti del mondo culturale, dalla musica alla letteratura, alle scienze e alle arti, vuole compiere ricerche di natura bibliografica come ricercare riproduzioni digitali di materiale delle biblioteche in rete. Tutto ciò grazie agli importanti database di supporto, come l'Sbn (Servizio Bibliotecario Nazionale) ed altri più specialistici o per mezzo delle numerose collezioni online, per le quali ampio risulta l'indice di record a disposizione, come per i file associati. Di seguito viene riportato un articolo dove viene evidenziata la struttura generale del portale, all'interno del quale è presente un video di spiegazione delle modalità di utilizzo e delle sue potenzialità. 
Vince.


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Presenza forte sull' Internet italiano già dal 2005, www.internetculturale.it, un' iniziativa del Ministero per i beni e le attività culturali, debutta online in una versione completamente ridisegnata. L' accrescimento esponenziale dei dati e l' avanzare delle nuove tecnologie hanno infatti imposto la necessità di riprogettare l' intera architettura software del portale per dotarlo di un potente motore di ricerca di nuova generazione e di rinnovarne la veste grafica. www.internetculturale.it è ora il luogo virtuale da cui partire alla ricerca delle informazioni bibliografiche e riproduzioni digitali di tutte le tipologie dimateriali messi a disposizione dalle singole biblioteche in rete. Dopo aver digitato nella maschera di ricerca le parole chiave o l' argomento che si vuole approfondire, in pochi secondi si ottengono risposte estrapolate dai circa 20 milioni di elementi a disposizione. Da qui è possibile proseguire la navigazione con l' uso di filtri, creare la propria biblioteca nello spazio riservato agli iscritti, salvare le ricerche, inviare le informazione trovate per email~ Il patrimonio informativo del portale è costituito dai diversi database catalografici come l' Sbn (Servizio bibliotecario nazionale), e quelli specializzati, come il Censimento dei manoscritti delle biblioteche italiane (Manus), il Censimento nazionale delle edizioni italiane del XVI secolo (Edit16). Inoltre, la Biblioteca digitale, con le sue 60 collezioni già online, dispone di un indice di 650.000 record e più di 8 milioni di file associati. Un archivio ricchissimo di immagini, testi e file audio. I programmi di digitalizzazione hanno coinvolto biblioteche statali, di enti locali e di prestigiosi istituti culturali, oltre a Musei e Fondazioni private, su tutto il territorio italiano, e occupandosi dei più svariati ambiti culturali musica, letteratura, scienza, cartografia e materiali grafici e producendo, nel solo triennio 20052008, più di 5 milioni di file digitali. Ma l' Italia "culturale" esce dai suoi confini per approdare anche sulla World Digital Library del Congresso degli Stati Uniti www.wdl.org che, grazie ad un protocollo d' intesa firmato con il ministero dei Beni culturali, si avvarrà anche del materiale proveniente da molte nostre istituzioni. Un patrimonio di manoscritti rari, lettere, carte geografiche, stampe, giornali, espressioni artistiche e di folklore conservati nelle biblioteche di numerosi Paesi, ora messi a disposizione di tutti da questa biblioteca digitale mondiale multilingua, progettata e gestita con il patrocinio dell' Unesco, che utilizza il suo network per l' ambizioso progetto di una rete multiculturale globale. L' Italia assicura la collaborazione della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, della Biblioteca Universitaria di Napoli, della Biblioteca Universitaria di Sassari e della Biblioteca Universitaria di Padova. E a breve renderà disponibili preziosi manoscritti provenienti dalle biblioteche statali.

di Lorenzo Briotto, in la Repubblica del 27 giugno 2011, sezione Affari e Finanza

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