lunedì 25 luglio 2011

RassegnArte - di lunedì 25 luglio 2011

Fotografia contemporanea



Chiude tra poco una bella mostra alla Galleria Primo Marella a Milano dove sono ospitati cinquantacinque autori internazionali con i quali è possibile abbracciare l'evoluzione del panorama della fotografia internazionale dagli anni Ottanta sino ai nostri giorni, non solo da un punto di vista stilistico ma anche riguardo alle tecniche utilizzate. Gli spazi della Galleria, inoltre, sono particolarmente belli e costituisce un ulteriore motivo per andare a vedere la mostra. L'unico appunto riguarda le modalità della scelta a causa dell'ampiezza della panoramica offerta che non permette di individuare il criterio alla base della selezione. Dalla Rete ho scaricato due analisi, focalizzate l'una sulle foto presenti nell'esposizione e l'altro invece sugli spazi che la ospitano.
Vince
A tribute to photography. Primo Marella Gallery, Viale Stelvio 66 - Orari mar-ven h. 11.00-19.00, sab su appuntamento. Fino al 31 luglio 


Bastano pochi passi dalla porta d' ingresso per trovarsi nella grande sala centrale della galleria di Primo Marella dove si è assaliti da una contrastante, duplice sensazione: quella piacevole suscitata da ogni parete su cui una grande quantità di fotografie è accostata con garbo formando giganteschi puzzle (uno dedicato solo a foto di baci), e quella, vagamente spiazzante, della ricerca di un filo conduttore. Benvenuti nel mondo della fotografia contemporanea dove a ogni visitatore viene affidato un simbolico filo rosso perché lo aiuti a muoversi in un labirinto meraviglioso da cui, questa la novità, si è sicuri di uscire e in genere contenti. Si comincia, dunque, facendo vagare lo sguardo che si posa su volti e corpi, paesaggi e architetture che disegnano l' intreccio tipico di una contemporaneità dalle mille sfaccettature. Ma poi, oltre la prima sala, il percorso si snoda: apre piccoli anfratti per dare spazio a opere meno viste di grandi autori (un delicatissimo autoritrattoe un paesaggio di Shirin Neshat, la modella-musa Lisa ripresa da Robert Mapplethorpe), si allarga in improvvise composizioni che ripercorrono la storia della fotografia cinese dalle prime osteggiate performance degli anni ' 90 di Zhu Ming agli arcobaleni di successo internazionale realizzati vent' anni dopo da Jiang Zhii. Anche i nuovi fotografi provengono dalle economie emergenti: dalla Malesia Yee I Lann, dal Brasile Caio Reisewitz, dal Sudafrica Ayana Vellissia Jackson che indaga sul ruolo della donna con una serie di autoritratti. Il filo conduttore lo disegna lo stesso Primo Marella in veste di curatore, oltre che di gallerista attentissimo al nuovo: i 55 autori esposti creano le premesse di una storia della fotografia dai confini espressivi e geografici sempre più vasti. Completa la mostra il catalogo costruito attorno all' illuminante saggio di Demetrio Paparoni. Vicina alla porta, una modella dal volto velato di nero (di Inez Van Lamsweerde & Vinoodh Matadin) osserva chi esce come se volesse interrogarlo o ricordargli che, per il tempo della visita, era lei ad accompagnarlo con il suo sguardo.
di Roberto Mutti, in www. ricerca.repubblica.it del 2 luglio 2011

http://www.primomarellagallery.com/images/hexHall_02_big.jpg
La nuova galleria, grazie alle volumetrie degli spazi ed alla vicinanza con lo storico spazio Marella Gallery, sita in via Lepontina a poche centinaia di metri, contribuisce ad arricchire le possibilità espositive per i progetti portati avanti da Primo Marella.

Luogo vitale, mentale e fisico per l’arte contemporanea la galleria nasce come spazio privilegiato per progetti curatoriali di ampio respiro centrati sull’esaltazione delle tecniche espressive dell’avanguardia internazionale.

Per la progettazione della galleria Primo Marella si è affidato all’architetto di fama internazionale Claudio Silvestrin che vanta al suo attivo molti spazi per l’arte contemporanea tra i quali la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, la galleria White Cube, la Lockhart Saatchi e la nuova sede della Victoria Miro di Londra. Il talento nel combinare un linguaggio architettonico essenziale e fortemente evocativo ha reso Silvestrin uno dei maestri riconosciuti del minimalismo progettuale d’avanguardia. Questo il commento espresso dall’Architetto durante la sua ultima visita alla Galleria ormai in fase di ultimazione: ”Sono entrato da Primo Marella e ho visto- lo spazio-“ (Claudio Silvestrin).

L’ampiezza degli spazi della galleria - circa 500 mq – fa sì che essa sia pronta ad accogliere ogni tipo di sperimentazione nel campo dell’arte contemporanea. Accanto alla grande sala destinata all’attività espositiva sarà presente un’area polifunzionale concepita per accogliere i visitatori senza disturbare la fruizione delle opere esposte. Il percorso espositivo si completa con una sala allestita con le più moderne tecnologie destinata alla fruizione di opere multimediali.

Primo Marella Gallery si propone come un luogo progettuale in costante dialogo col pubblico, uno spazio di riflessione artistica e un laboratorio di idee: un luogo dove dilatare il tempo di fruizione delle opere anche attraverso la documentazione. Lo spazio vuole divenire un punto di riferimento costante per il pubblico prefiggendosi l’obiettivo di affermarsi come centro vivo di incontri e di scambio di idee tra artisti, curatori, collezionisti e personalità del settore.
Questa nuova presenza, contribuisce a confermare l’importanza e la vitalità dell’area “Via Farini - Via Valtellina” quale polo culturale alternativo in città.
da www.artemotore.com, del 1 novembre 2007

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