martedì 2 agosto 2011

RassegnArte - di martedì 2 agosto 2011

Fotografia a Milano anche in agosto
L'estate è proprio arrivata caldo record nel weekend
Nonostante si ripeta ogni anno da diverso tempo la necessità di incentivare la vita culturale milanese anche in fase estiva, l'offerta di mostre a Milano anche quest'anno risulta praticamente nulla. Solo dal punto di vista della fotografia è presente qualche offerta, nel Museo Diocesano e allo Spazio Forma. 

Giorgio Majno Ritratti
Il Museo diocesano, all'interno dell'iniziativa Sere d'estate, ospita una rassegna di opere fotografiche in b/n di Giorgio Majno "Ritratti " dove vengono accostati in modo originale tematiche di tipo naturalistico a ritratti realizzati nel corso di dieci anni di attività. Come di abitudine, qui di seguito, riportiamo un brevissimo commento sulla mostra.

La ricerca di Giorgio Majno indaga il tema della bellezza, che non coincide con l’idea di apparenza, bensì con quella di equilibrio e di armonia, nell’analisi meticolosa di tipologie umane e vegetali. Il rapporto con la natura è essenziale per la sua indagine: i protagonisti dei ritratti fotografici in mostra sono sia persone che elementi naturali, che hanno dignità pari a quella dei soggetti tradizionali di questo genere.
Le opere di Giorgio Majno non sono, dunque, nature morte. In esse è possibile rintracciare la presenza di vitalità e di energia di cui tanti ritratti canonici sono privi.
Nasce nel 1954 a Milano, dove vive e lavora come fotografo professionista.
Attualmente è docente presso la Facoltà di Design ed Arti dell’Università Iuav di Venezia, sede di San Marino, presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e presso Spazio Forma, centro internazionale di fotografia di Milano.

da www.museodiocesano.it

"Ritratti ", Museo Diocesano, C.so di Porta Ticinese 95, dalle h.19 alle 24.00, fino al 3 settembre 2011


Allo spazio forma segnalo due mostre, l'una di un grande fotografo, scomparso nel 2003, Marco Pesaresi, con un omaggio tributato alla sua città attraverso foto in b/n realizzate utilizzando un modo di osservare questa cittadina e il suo rapporto fra la dimensione del divertimento e le sue radici tradizionali. L'altra mostra è una collettiva di dodici autori che osservano la città di Milano da differenti angolazioni, come il degrado urbanistico, i nuovi quartieri nati dalla speculazione prodotta dall'affarismo più bieco della giunta milanese precedente ed altri. Anche in questo caso riporto un commento su queste due iniziative

L’omaggio a una città, l’offerta struggente e appassionata che un figlio tributa alla sua terra, amata e detestata come ogni terra madre. La Romagna di Rimini è un territorio particolare, patria dello svago a tutti i costi, delle vacanze spensierate ed eccessive ma anche culla di valori e tradizioni rurali forti, di emozioni schiette, di un’affettività diffusa che si percepisce in ognuna di queste immagini.
Marco Pesaresi era un attento osservatore di queste zone. Ci era nato, le aveva esplorate, le aveva ritratte facendo della sua macchina fotografica il pretesto e il motivo per un racconto poetico e intimo: l’atto di amore che ogni figlio vorrebbe tributare a chi lo ha generato. La terra di Romagna, appunto. Rimini.
Apparso dieci anni fa, il lavoro di Pesaresi, vero talento della fotografia italiana, è stato un folgorante esempio di come con la fotografia si riesca ancora a parlare di se stessi e di ciò che “ci riguarda” in modo intenso e vero, fino a scarnificare le proprie sensazioni. A dieci anni dalla scomparsa di Marco e dalla pubblicazione del libro, Rimini resta un esempio di come si possa ancora parlare di Italia e di come certi lavori, certe visioni e certi autori, non dovremo scordarli mai.
Il libro Rimini, pubblicato da Contrasto, è arricchito da un testo di Federico Fellini.
Marco Pesaresi nasce a Rimini nel 1964. Dopo gli studi superiori, segue i corsi dell'Istituto Europeo di Design a Milano dove comincia la sua carriera di fotografo professionista. Nel 1990 entra a far parte di Contrasto e dopo aver trascorso molti anni tra Milano e Roma si stabilisce a Rimini.


La città di Milano è il denominatore comune degli scatti raccolti in occasione della mostra che Forma ospiterà durante l’estate 2011.
Un progetto espositivo nuovo non solo nel contenuto,ma anche nella sua struttura, sono quattro i curatori coinvolti, Matteo Balduzzi, Arianna Rinaldo, Giulia Tornari e Francesco Zanot e 12 i progetti fotografici selezionati.
Gli autori in mostra, non solo milanesi e non solo italiani, propongono sia lavori nati appositamente per questa esposizione, sia percorsi fotografici nati da riflessioni già in fieri sull’argomento.
Il progetto diventa una sorta di osservatorio temporaneo che restituisce nell'insieme una visione complessa, articolata e insolita di questa città. Milano si trasforma in un territorio da esplorare, da comprendere nelle sue emergenze sociali, nella struttura urbanistica, nei cambiamenti economici e nel tessuto umano che la percorre e la trasforma.
I CURATORI:
Matteo Balduzzi, Arianna Rinaldo, Giulia Tornari, Francesco Zanot.

GLI AUTORI:
Fabrizio Bellomo, Maurizio Cogliandro, Nicolò Degiorgis, Edoardo Delille, Massimiliano Foscati, Matteo Girola, Giovanni Hänninen, Alessandro Imbriaco, Bernd Kleinheisterkamp, NTSH, QD (Elena Givone, Marcello Mariana, Tommaso Perfetti, Anna Positano, Benedetta Alfieri, Filippo Brancoli Pantera, Claudia Ferri, Roberto Ape, Gabriele Rossi, Maurizio Esposito, Daniele Guadalupi, Giuseppe D’Alia, Alessandro Sambini, Maria Vittoria Trovato, Emanuela Ascari), Mirko Smerdel, Carlo Alberto Treccani e Zoe Vincenti.

da www.facebook.com/pages/FORMA-CENTRO-INTERNAZIONALE-DI-FOTOGRAFIA
 
Spazio Forma, fino al 18 settembre, ingresso euro 7.50, mar-dom h.11-21, ven h.11-23

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