domenica 29 settembre 2013


Un ricordo di Argan: arte, cultura, società e politica.


















«Ricordo una sera del ’36 in cui ci trovammo a cena io, Brandi, Ragghianti e Antonino Santangelo, tutti storici dell’arte; parlammo fino a tarda notte del senso di colpa di fronte alla gratuita aggressione perpetrata dal fascismo [all’Etiopia]. I dubbi sono poi diventati avversione con l’infamia palese dell’aiuto a Franco; e l’avversione si è mutata in odio con il “patto di acciaio”, la persecuzione degli ebrei, la guerra a fianco di Hitler. E’ soltanto dopo la guerra che gli intellettuali della mia età hanno potuto leggere Gramsci, rendendosi conto che i problemi del lavoro e dei lavoratori erano anche, in primo luogo, problemi di cultura. […]
Tutta l’arte è dentro la cultura, anzi l’arte non è che una tecnica che produce cultura; quindi la storia dell’arte va studiata come storia della cultura, ma questa non può essere disgiunta dalla storia della società e studiando i mutamenti che avvengono nella cultura artistica si studiano i mutamenti che l’arte produce nella società»

Da G.C.Argan, “Un’idea di Roma”, libro-intervista di Mino Monicelli, Editori Riuniti 1979


da https://www.facebook.com/appuntidistoriadellarte.blogspot.it 

domenica 8 settembre 2013

Picasso, "Il sogno" (1932)

In questo straordinario dipinto, viene ritratta Marie-Thérèse Walter, compagna di Picasso. L'opera è di altissimo livello per diversi motivi. Intanto l'equilibrio armonico delle forme, la purezza del tratto la rendono un'opera dolcissima. La donna viene colta nel sonno, ma Picasso inserisce elementi simbolici che ne fanno una complessa opera allegorica. Guardiamo il viso della donna, la parte superiore si distacca; Picasso allude al momento del sogno, l'ìnconscio prende il sopravvento sul conscio, inizia un viaggio onirico che "distacca" la donna dalla realtà cosciente. Ma il genio di Picasso riesce a "nascondere" un fallo in erezione in questa porzione del viso che si distacca. Ma passiamo alle mani della donna che tiene naturalmente incrociate sul suo ventre. Le dita formano un triangolo, simbolo della sessualità femminile; non solo, un pollice penetra il triangolo. Picasso supera se stesso con un'opera esteticamente straordinaria e carica di simbologie.
da I 1000 quadri più belli di tutti i tempi